Pensioni marzo 2024: pagamento e nuovo regime fiscale
Pensionati - 1 Mar 2024
L’Inps ha comunicato che le novità sull’Irpef introdotte dal decreto 216 2023 verranno applicate sulle prestazioni dell’istituto a partire da marzo 2024. In particolare si ricorda che gli scaglioni di reddito con le relative aliquote ai fini dell’applicazione dell’ Irpef a partire dal 2024 sono passate da 4 a 3 e sono dunque le seguenti:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro,
- 35% fra 28.000 e 50.000 euro e i
- 43% oltre 50.000 euro annui.
Inoltre :
- è stata innalzata da 1.880 a 1.955 euro la detrazione spettante fino a 15.000 euro di reddito complessivo per i titolari di redditi di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (tra cui gli assegni derivanti da esodo anticipato, isopensione, APE Sociale ), calcolata sul reddito complessivo del beneficiario;
- il trattamento integrativo (Tir) sui trattamenti di accompagnamento a pensione (Ape sociale e assegni di esodo) spetta solamente quanto l’imposta lorda supera la detrazione di lavoro dipendente, con un correttivo di euro 75 , da rapportare al periodo di lavoro nell’anno.
Cosa è compreso
Il messaggio precisa che le novità non riguardano gli assegni straordinari dei Fondi settore credito e credito cooperativo. L’applicazione sugli assegni relativi al mese di marzo comprende anche conguaglio delle differenze rispetto alla precedente tassazione applicata nei primi due mesi dell’anno con una specifica annotazione: «da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023».
Data di pagamento e altre novità nel cedolino
L’istituto ha informato inoltre con il consueto comunicato mensile sul cedolino di pensione che per gli assegni di marzo 2024 il pagamento avverrà con valuta 1° marzo.
Con riguardo alle trattenute fiscali ( conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali) Inps precisa che se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute in misura inferiore a quanto dovuto, le differenze a debito sono state recuperate sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, e in caso ciò non sia stato sufficiente per il recupero totale, si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi, fino all’estinzione del debito.
Solo per i pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, e con conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre.
Anche sul rateo di marzo, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023 (in 11 rate, da gennaio a novembre ) e le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024.
Non subiscono trattenute fiscali
- le prestazioni di invalidità civile,
- le pensioni o gli assegni sociali,
- le prestazioni con particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo)