A giugno pensioni più basse per alcune categorie
Primo piano - 4 Giu 2025
Per migliaia di pensionati l’assegno di giugno sarà più leggero. Molti percepitori italiani dovranno fare i conti, a partire da giugno 2025, con una decurtazione mensile dell’importo della pensione. L’Inps ha infatti avviato il recupero di somme erogate nel 2022 sotto forma di bonus straordinari da 200 e 150 euro, concessi in via provvisoria per contrastare l’aumento dell’inflazione. A seguito di verifiche approfondite, l’Istituto ha rilevato che alcune di queste indennità erano state riconosciute anche a soggetti che non avevano i requisiti reddituali previsti.
La questione dei bonus
Nel dettaglio, i bonus introdotti all’epoca dal Governo erano destinati esclusivamente a chi percepiva redditi entro specifici limiti: 35.000 euro per il bonus da 200 euro e 20.000 euro per quello da 150 euro. Tuttavia, in alcuni casi, le prestazioni sono state erogate anche a pensionati con redditi superiori a tali soglie. Questo è avvenuto spesso per via della natura provvisoria delle verifiche all’epoca della concessione, basate su dati non ancora consolidati.
La procedura di recupero
L’Inps ha quindi avviato la procedura di recupero, che sarà applicata in prima battuta attraverso una trattenuta fissa di 50 euro al mese direttamente sul cedolino della pensione. Questa misura scatterà dal pagamento di giugno 2025. Laddove la trattenuta non sia praticabile – per esempio nel caso di pensioni particolarmente basse – l’istituto procederà all’invio di un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA. Le comunicazioni ufficiali sono già in corso e sono state recapitate tramite la piattaforma SEND, il servizio digitale di notifica degli atti della Pubblica Amministrazione. A complicare ulteriormente la situazione per i pensionati, c’è anche uno slittamento nelle date di pagamento.