Pensioni minime: aumenti e adeguamenti a causa dell’inflazione
Pensionati - 30 Set 2024
Inizia a delinearsi la manovra economica di fine anno e tra le volontà spunta un obiettivo importante: aumentare le pensioni minime. Si tratta di una strategia del governo per incrementare gli importi delle pensioni per gli anziani dato che al giorno d’oggi risultano piuttosto bassi.
Le ipotesi in campo
Al momento si penserebbe ad un aumento di poco più di 11 euro per gli assegni di chi riceve il trattamento minimo. In sostanza si passerebbe da 614,77 a 625,83 euro, ma la soglia potrebbe salire a 630 euro per dare un ulteriore segnale ai pensionati più poveri.
Chi potrà beneficiarne
Il Governo, inoltre, ha tracciato una rotta per una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivano fino a 2.270 euro. Una scelta che, nelle intenzioni, va nella direzione di adeguarle pienamente al costo della vita. Il che si traduce in una rivalutazione al 120% per le pensioni minime.
Le parole del ministro Tajani
Sull’argomento pensioni si è espresso anche il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, che ha rilanciato l’obiettivo con l’orizzonte del 2027: “Per quanto riguarda i pensionati continuare nell’azione di incremento delle pensioni minime, l’obiettivo finale è quello di arrivare a 1.000 euro entro la fine della legislatura”.
Inoltre, nel costruire il piano di Bilancio di medio termine settennale, con il ministro Giorgetti si sta approfondendo l’opportunità di trattenimento in servizio fino a 70 anni. “Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani”, ha spiegato Paolo Zangrillo. Sempre il ministro della Pubblica amministrazione ha spiegato infine che l’opzione varrebbe per le amministrazioni pubbliche, anche quelle decentrate, “che considerano una leva gestionale importante la possibilità di trattenere al lavoro fino a 70 anni un numero di dipendenti in percentuale al turnover”. “Su base volontaria”, ha aggiunto Zangrillo. La cui proposta è un 10% del turnover.