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Bonus anziani: istruzioni, requisiti e importo

Pensionati - 24 Apr 2025

Home » Bonus anziani: istruzioni, requisiti e importo

In vigore dal 2 gennaio 2025 la nuova Prestazione Universale per anziani non autosufficienti erogata dall’INPS in base all’articolo 34 del decreto legislativo 29/2024. Si tratta di un contributo economico che ingloba l’indennità di accompagnamento e un contributo spese per l’assistenza ad anziani non autosufficienti. La misura è sperimentale per gli anni 2025 e 2026.

Cos’è e come funziona il bonus

Dal 2 gennaio l’INPS, provvederà ad erogare, in via sperimentale, il nuovo bonus per gli anziani, denominato ufficialmente Prestazione Universale, destinata agli ultraottantenni non autosufficienti e subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”.

Il periodo di sperimentazione andrà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Il riconoscimento della Prestazione Universale assorbe la fruizione delle:

  • indennità di accompagnamento (legge 18/1980);
  • prestazioni di assistenza sociale fornite dagli ATS (articolo 1, comma 164, legge 234/2021).

La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:

  • una quota fissa monetaria, corrispondente all’indennità di accompagnamento (legge 11 febbraio 1980, n. 18);
  • una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari ad euro 850 mensili, come contributo al costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate.

Attenzione alla quota fissa

La quota fissa e la quota integrativa sono liquidate mediante due pagamenti separati:

  • la quota fissa viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento;
  • la quota integrativa viene erogata tramite specifico pagamento predisposto tramite la piattaforma “Prestazione Universale”.

L’INPS provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.

Requisiti della prestazione universale anziani

Il riconoscimento della prestazione universale per gli anziani è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

  • età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico-legale dell’INPS, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione tecnico-scientifica nominata il 16 ottobre 2024 con DM n. 155/2024 e approvate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024;
  • un valore ISEE sociosanitario ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
  • la titolarità dell’indennità di accompagnamento (art. 1, comma 1, della legge 11 febbraio 1980, n. 18) attiva. In caso di sospensione non sarà riconosciuta la prestazione Universale.

Nello specifico per il livello di bisogno assistenziale gravissimo la legge indica i seguenti casi:

  • persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS)<=10; persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7); persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
  • persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
  • persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo <= 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) >= 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
  • persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore;
  • persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
  • persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8;
  • ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.

INPS precisa che si considera “persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte.

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3) Prestazione universale anziani: come fare domanda
La domanda può essere presentata online all’INPS a partire dal 2 gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, tramite la pagina “Decreto Anziani – Prestazione Universale”,

sia personalmente, con la propria identità digitale, che
tramite i patronati.
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4) Bonus anziani -Prestazione Universale : il decreto ministeriale
Il Ministero del lavoro ha comunicato il 18 marzo 2025 che per rendere meglio operativa la misura della Prestazione Universale il 21 febbraio 2025 è stato firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze un decreto.

Il provvedimento dopo l’esame degli Organi di controllo per la registrazione è stato pubblicato in GU il 22 aprile 2025

INPS aveva già emanato un messaggio, n. 949 2025, con le modalità e le condizioni di accesso e di erogazione della prestazione, rivolgendosi ai potenziali destinatari e ai loro eventuali intermediari.

Il messaggio non introduce nuove regole, ma rende più chiari e dettagliati i meccanismi relativi in particolare a

Definizione delle modalità di opzione e rinuncia.
Automazione della comunicazione con gli ATS (ancora in fase di sviluppo).
Controlli automatizzati su ISEE e indennità di accompagnamento.
Criteri per riconoscere il bisogno assistenziale gravissimo.
Nuovi obblighi di rendicontazione per la quota integrativa, con scadenze fisse e verifiche più rigorose.
L’istituto comunicava anche che con la pubblicazione del decreto ministeriale potrebbero essere emanate ulteriori istruzioni .

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